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Attualità

Addio ai medici fiscali: Fimmg, un emendamento li cancella

Fnomceo: “la proposta volge un nuovo durissimo attacco alla medicina Inps e all’intero sistema assistenziale e previdenziale italiano”
“No all’emendamento che vuole eliminare la categoria dei medici fiscali Inps e dei convenzionati esterni. Siamo pronti a forti azioni di protesta”. Lo afferma la Federazione dei medici di medicina generale Fimmg affermando di aver appreso con “estremo stupore dell’ennesimo tentativo di vanificare gli sforzi fatti dalle stesse Istituzioni per porre fine allo stato di precariato in cui versano da 30 anni i medici fiscali e da circa un decennio i medici convenzionati esterni”.
Con l’emendamento n. 13.0.3 presentato dai senatori Romeo, De Vecchis, Pizzol, Simone Bossi in commissione lavoro del Senato, rileva la Fimmg in una nota, “si sta cercando nuovamente di porre fine alla categoria dei medici fiscali. Si maschera un sostanziale annullamento del servizio di controllo della malattia con quello che a una sommaria lettura potrebbe sembrare un maldestro tentativo di stabilizzazione solo per alcuni professionisti, con colpevole disinteressamento della maggior parte dei medici fiscali con incarichi trentennali e parte dei medici convenzionati esterni con incarichi decennali”.
×Lo stesso emendamento, precisa il sindacato, “era stato in ultimo ritirato solamente a fine dicembre 2018 con profuse giustificazioni di non aver compreso le reali condizioni della categoria, nonostante i continui tentativi dei sindacati di istruire e rendere note le problematiche che ancora siamo costretti a ribadire. Ciò nonostante, l’emendamento è stato nuovamente ‘ripescato’, nonostante le rassicurazione avute dallo stesso Governo”. Dunque, conclude la Fimmg, “siamo pronti a forti azioni di protesta”.
Anche la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) chiede a gran voce di ritirare l’emendamento “serial-killer” della Medicina fiscale ed attivare subito un tavolo sulla materia. Secondo la Federazione, “la proposta volge un nuovo durissimo attacco alla medicina Inps e all’intero sistema assistenziale e previdenziale italiano”.
“Quando, nella Legge di Bilancio – spiega in una nota il presidente Fnomceo Filippo Anelli – era stato presentato, lo avevano battezzato ‘emendamento killer’, perché avrebbe causato il licenziamento in tronco dei 1250 medici fiscali Inps e dei 1000 medici convenzionati esterni, che svolgono, per l’Istituto di previdenza, prevalentemente funzioni di medicina legale. Ora, sulla falsariga dell’emendamento ‘Catalfo’, presentato, ritirato, riformulato e poi dichiarato inammissibile nell’ambito della Legge di Bilancio, circa due mesi fa arriva, in Commissione Lavoro, durante i lavori parlamentari sulla conversione in Legge del DL ‘reddito di cittadinanza e pensioni’, l”emendamento Romeo’ che ripropone un nuovo durissimo attacco alla medicina Inps. Più che un emendamento killer, lo potremmo definire ‘serial killer’, vista la determinazione con cui qualcuno vuole affossare la Medicina fiscale”.
L’emendamento prevede un concorso, senza riserva interna, per l’assunzione a tempo indeterminato di 708 unità di personale medico da parte dell’Inps, per le funzioni di medicina fiscale, previdenziale, assistenziale: “I conti sono presto fatti – spiega Anelli -. Un concorso per 708 medici, contro i 2250 attualmente ingaggiati a vario titolo dall’Inps, significa tre cose: più di 1500 medici licenziati in tronco; una carenza di personale insormontabile per i Centri Medico-Legali Inps; la cancellazione della medicina fiscale”. A questo punto, conclude, “serve la garanzia che il Governo si attivi per un Tavolo sulla Medicina Fiscale e che respinga ogni ulteriore tentativo di ledere i diritti di tutti i cittadini che traggono beneficio dal sistema previdenziale”.

27 Febbraio 2019